Distorsione di Caviglia: riparti col Piede giusto
La caviglia è l’articolazione più comunemente lesionata nel calcio, con un tasso di infortunio del 35% di tutti gli infortuni, percentuale che scende al 23 % se si parla di calcio professionistico. Comprendere il meccanismo di lesione è una delle considerazioni chiave nel valutare una caviglia infortunata: questo permette di fare una diagnosi corretta, scongiurare interessamenti ossei e consentire al calciatore di recuperare nei tempi giusti. Anche se seguiti in maniera attenta ed efficace, circa il 15% di tutti i calciatori presentano problemi persistenti alla caviglia dopo una distorsione acuta.
Classificazione delle distorsioni di caviglia
Le distorsioni di caviglia possono essere di due tipi:
- Distorsioni in inversione: solitamente associate ad una flessione plantare, sono le più comuni e causano la lesione dei legamenti del compartimento laterale esterno della caviglia (legamento peroneo-astragalico anteriore in primis, successivamente legamenti peroneo-astragalico posteriore e peroneo-calcaneare). Solitamente questi legamenti impiegano tempi brevi a rimarginarsi, così che i tempi di recupero sono minori; le distorsioni in inversione di alto grado possono essere associate a fratture del perone
- Distorsioni in eversione: solitamente associate ad una dorsi-flessione forzata, sono le più rare e causano la lesione dei legamenti del compartimento mediale interno della caviglia (principalmente legamento deltoide, ma spesso anche legamento tibio-peroneale antero-inferiore). Solitamente questi legamenti impiegano più tempo a rimarginarsi, rendendo così la riabilitazione ed il ritorno in campo più lunghi; le distorsioni in eversione di alto grado possono essere associate a lesioni della cartilagine e della capsula articolare.
Se non curate bene, le distorsioni di caviglia, oltre a causare un’instabilità cronica dell’articolazione, possono portare a problemi muscolo tendinei (come tendinopatie dell’Achilleo, del tibiale posteriore e dei peronieri) o problemi articolari (sindrome da conflitto articolare interno)
Cause della distorsione di caviglia
Le cause alla base delle distorsioni di caviglia sono diverse:
- Scarpini nuovi o non adeguati al campo di gioco
- Campi di gioco irregolari o con scarsa manutenzione
- Storie passate di distorsioni
- Instabilità cronica di caviglia
- Lesione della cartilagine articolare
- Cambio di direzione eccessivo
- Corsa su terreno irregolare
- Atterraggio dopo un salto sopra il piede di un avversario
- Spinta subita da un avversario durante un salto che sbilancia l’atterraggio
Diagnosi della distorsione di caviglia
Le regole di Ottawa per la caviglia sono utili per distinguere tra distorsione e frattura: se il calciatore è incapace di sostenere il proprio peso per meno di quattro passi ed è presente dolore osseo alla palpazione a distanza di circa 6 cm dai malleoli, si sospetta una lesione più significativa ed è consigliabile eseguire subito una radiografia.
La risonanza, invece, è il miglior esame per valutare legamenti e tendini della caviglia, ma risulta poco utile in fase acuta: l’ecografia può essere utilizzare per valutare i tendini peronieri, tibiale posteriore e d’Achille, mentre la TAC è il mezzo migliore per valutare i dettagli ossei come fratture da stress e lesioni della cartilagine.
Durante l’esame funzionale della caviglia, si valutano lassità legamentosa (spesso associata a lesione della cartilagine), zona di dolore durante movimento passivo ed attivo (anteriore, posteriore, laterale, mediale) e gonfiore (dovuto alla lesione legamentosa se dopo trauma acuto, dovuto a sinovite o patologia intrarticolare se da instabilità cronica). I sintomi meccanici, come tintinnio e scrosci, non sono significativi, in quanto rappresentano una caratteristica comune a tutti i calciatori, anche a chi ha caviglie non infortunate.
Trattamento Riabilitativo della distorsione di caviglia
Il trattamento più efficace è quello funzionale, che garantisce il ritorno in campo in tempi brevi, senza compromettere la stabilità meccanica.
Il percorso riabilitativo può essere suddiviso in 4 fasi:
1) Nella prima fase, l’obiettivo principale è quello di limitare gonfiore e dolore, ripristinando il prima possibile il carico completo: migliore sarà il trattamento precoce in fase acuta, minori saranno i tempi di ritorno in campo del calciatore.
2) Nella seconda fase, la riabilitazione si baserà su esercizi per rinforzare i muscoli della caviglia, aumentare il range di movimento e migliorare controllo neuromotorio.
3) Nella terza fase, il programma di esercizi dovrebbe progredire in base al miglioramento della stabilità funzionale da movimenti lineari (squat, sollevamento sulle punte, corsa, salti su due piedi) a movimenti di taglio (salti laterali, salti laterali sopra un ostacolo, cambi di direzione): l’obiettivo di questa fase è progredire gradualmente verso esercizi specifici per lo sport.
4) Nella quarta fase avviene il rientro in campo: in base all’entità della distorsione, il ritorno allo sport avviene solitamente tra le 4 e le 8 settimane nelle lesioni dei legamenti laterali esterni e tra le 8 e le 16 settimane nelle lesioni dei legamenti mediali interni. Durante le 6-12 settimane dopo l’infortunio e la ripresa di allenamenti e partita, il calciatore dovrà continuare un programma di ripristino del controllo neuromuscolare della caviglia per ridurre al minimo il rischio di una ricaduta e di una successiva instabilità articolare cronica attraverso un allenamento intensivo di esercizi di equilibrio e propriocezione ed il bendaggio funzionale dell’articolazione.
I farmaci possono essere utilizzati per allievare il dolore, ma è sempre meglio evitarli perché possono prolungare il sanguinamento dei tessuti lesionati.
Prevenzione delle distorsioni di caviglia
Un corretto programma di prevenzione può ridurre di circa il 27% il rischio di subire una distorsione di caviglia.
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